Giorgio Gandini
Laureatosi in ingegneria, secondo Scardino fu attratto inizialmente dal futurismo. Oltre ad aver impostato il primo impianto dello Stadio Comunale (1925), nella prima metà del ‘900 progettò, in qualità di architetto principale dell’Istituto Autonomo Case Popolari di Ferrara, una serie di fabbricati in vari quartieri della città.
Giorgio Gandini (Ferrara 1893-1963)
Egli operò anche nel campo del restauro, quando fu impegnato nei cantieri di edifici storici come Casa Cini o Palazzo di Renata di Francia, l'ultimo importante lavoro compiuto come collaboratore dell'architetto milanese Piero Bottoni, che lo impegnò poco prima della morte.
Analizzando l'opera di Gandini tra gli anni Venti e gli anni Trenta, si può affermare che egli appare in bilico tra due modi di progettare. Il primo risente di un certo “accademismo” neocinquecentesco persino un po’ esagerato, come nel caso dell’ex Casa del Fascio (viale Cavour, 71-75) progettato dall’ingegnere nel 1928 circa, dove tuttavia si riscatta con l’ideazione degli interni, in particolare l'atrio principale con la bella scala, raggiungibile oltrepassando l'ampio ingresso del corpo centrale. il secondo, invece, è estremamente moderno ed emerge chiaramente nel vicino Palazzo dell'Aeronautica (1935), definito uno dei capolavori del razionalismo ferrarese
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13/10/2015 10:57