Carlo Savonuzzi
...ciò fu possibile non solo perché aveva avuto la fortuna di stare a stretto contatto con il fratello maggiore Girolamo (ingegnere capo del Comune dal 1925 al 1943), a cui si deve in parte la sua evoluzione intellettuale, ma soprattutto perché Carlo era riuscito a far tesoro delle molteplici esperienze personali, maturate nell’ambito di una carriera fulminea e ricca di stimoli. A tal proposito, basti pensare che Carlo Savonuzzi si laureò in ingegneria civile nel 1922, mentre solo due anni dopo ricoprì l’incarico di direttore tecnico della Società Idroelettrica del Secchia, ruolo che mantenne fino al 1926, quando venne assunto come ingegnere “con nomina provvisoria” presso l’Ufficio Tecnico Comunale di Ferrara; nel 1930 fu nominato “ingegnere di sezione” a seguito di concorso pubblico indetto dal Municipio della città estense, che comunque gli aveva già affidato tra il 1926 ed il 1928 una serie di prestigiosi progetti, tra cui quelli dello Stadio Comunale, della Torre della Vittoria e del Foro Boario. Questi incarichi prestigiosi, insieme a quelli ricevuti per la progettazione degli edifici degli anni Trenta (Scuola elementare “Alda Costa”, Museo di Storia naturale, Liceo Musicale, ecc.), avevano consentito a Carlo di raggiungere un certo prestigio, pari se non superiore a quello di cui godeva Girolamo, il quale, pur avendo anch’egli firmato importanti progetti architettonici ed urbanistici per la città di Ferrara, lasciava spesso campo libero al giovane fratello.