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Matteo Maria Boiardo

Scrittore

Matteo Maria Boiardo (1441-1494) nacque a Scandiano, feudo della sua famiglia, dal conte Giovanni e da Lucia Strozzi, sorella del poeta Tito Vespasiano. Pochi mesi dopo la sua nascita, il padre entrò a servizio del marchese Leonello d’Este e a Ferrara il bambino crebbe a contatto con l’ambiente culturalmente vivacissimo della corte.
Matteo Maria Boiardo

Rimasto orfano del padre, a dieci anni rientrò a Scandiano, dove venne allevato dal nonno Feltrino e dal precettore Bartolomeo da Prato. Nel 1460 prese le redini del feudo e iniziò ad attendere a tutta quella serie di doveri politici e amministrativi che dovevano negli anni assorbire molto del suo tempo. L’anno seguente, comunque, chiese e ottenne da Borso d’Este di aggregare la famiglia Boiardo alla nobiltà ferrarese e si trasferì nella capitale, dove ebbe modo di frequentare di nuovo i circoli intellettuali e di leggere i romanzi dei cicli francese e bretone, presenti nella biblioteca estense. Molto tempo lo passava anche preso le corti dei fratelli minori di Borso: Ercole, con il quale aveva rapporti di grande amicizia, a Modena, e Sigismondo, a Reggio. In quest’ultima città, nel 1469, conobbe Antonia Caprara, la donna che gli ispirò numerose composizioni amorose, più tardi raccolte negli Amorum Libri. Salito al potere Ercole d’Este, il Boiardo entrò ufficialmente al suo servizio nel 1476 e a Ferrara rimase stabilmente per un biennio, forse il più produttivo per la sua opera letteraria. Nel 1477 uscì la prima edizione degli Amorum Libri, mentre l’anno precedente aveva iniziato la stesura del suo Orlando Innamorato. A questo poema, cui si deve buona parte della sua fama, egli attese tutta la vita, continuamente interrotto dagli affari del feudo e dagli importanti incarichi affidatigli dagli Este. Nel 1480, per esempio, fu inviato come Capitano (governatore militare) a Modena, in un momento particolarmente difficile per quella città. Qui, due anni dopo, all’inizio delle terribili guerre contro Venezia, egli accolse i figli del duca, con l’incarico di salvaguardare la loro sicurezza. Oberato di tanti incarichi, il poeta doveva tralasciare per lunghi periodi la composizione del poema, i cui due primi libri furono pubblicati nel 1483. L’opera rimase comunque incompiuta alla sua morte (1494) e fu pubblicata postuma a cura della vedova, Taddea Gonzaga.

Luoghi dell'autore

Ferrara - Biblioteca Ariostea, via delle Scienze 17
La biblioteca civica possiede edizioni rare e antiche delle opere del Boiardo, oltre a una vasta bibliografia di studio sull'autore.

ultima modifica 13/10/2015 09:57
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