Le meraviglie della pittura estense
La pittura del Rinascimento rispecchia la nuova centralità dell’uomo e del suo ruolo nel mondo, una presa di coscienza cui gli artisti si ispirano portando i soggetti, sacri e profani, dentro paesaggi, architetture e ritratti. Una delle massime espressioni della pittura rinascimentale è il ciclo di affreschi del Salone dei Mesi di Palazzo Schifanoia, che oggi torna a mostrarsi in tutta la sua bellezza dopo i restauri architettonici e la nuova illuminazione.
Ispirati dai mesi dell’anno e dai segni zodiacali, sguardi, gesti e visi dei personaggi raccontano una storia vecchia di cinque secoli e mezzo. Il misterioso Vir Niger, l’uomo nero, l’ultimo decano del segno zodiacale dell’Ariete, accompagna nel mese di marzo Borso, duca di Ferrara dal 1471, e la sua corte, protetti da divinità dell’Olimpo sedute su carri celesti.
Non da meno sono gli affreschi di Palazzo Costabili, con il magnifico soffitto cinquecentesco affrescato dal Garofalo e quelli di Casa Romei nella Sala delle Sibille e dei Profeti. Notevoli sono le opere del Museo della Cattedrale e la quadreria della Pinacoteca Nazionale, ospitata al piano nobile di Palazzo dei Diamanti. Questa offre una significativa rassegna della pittura rinascimentale da Cosmè Tura a Dosso Dossi passando per i drammatici dipinti del Bastianino, con i quali si chiude l’epoca estense a Ferrara.