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Attraverso la Ferrara ebraica

 

La colonna su cui siede Borso d’Este, nel centro di Ferrara, è composta da strati di lapidi ebraiche provenienti da antichi cimiteri cittadini. Prima che i cancelli del ghetto ebraico si chiudessero ogni sera sui suoi abitanti, Ferrara fu luogo sicuro e accogliente per la numerosa comunità di ebrei profughi da altri paesi europei.

 

Percorrere le strade del ghetto ebraico significa indagare il fecondo dialogo culturale degli ebrei con la cultura cristiana di maggioranza e con il periodo rinascimentale, un percorso che si snoda tra suggestive vie medievali: Via Mazzini, strada principale dell’antico ghetto con i vecchi edifici che hanno mantenuto la loro struttura originaria e dove un tempo si concentravano i negozi di proprietari ebrei; Via Vittoria, con palazzi, cortili interni e suggestivi balconi, ricordata nel romanzo “Il Giardino dei Finzi- Contini” e Via Vignatagliata.

 

Con una breve passeggiata si raggiunge il MEIS (Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah), che offre testimonianze sulla secolare storia degli ebrei in Italia, comprese le tragiche vicende della persecuzione razziale e della Shoah, e che è nato anche per valorizzare l’eccezionale continuità di un rapporto prolifico e ininterrotto tra il popolo ebraico e la città. Tornando verso il centro e dirigendosi a nord si raggiunge il Cimitero ebraico, luogo di sepoltura dello scrittore Giorgio Bassani.

 

 

ultima modifica 09/05/2021 14:32
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Il quartiere medievale di Ferrara conserva le memorie di una comunità ebraica tra le più antiche d’Italia.

La colonna di Borso d’Este, detta anche colonna ebraica, collocata nel Volto del Cavallo, di fronte alla Cattedrale di Ferrara, è in gran parte composta da strati di lapidi provenienti da antichi cimiteri ebraici.

Collocato in via delle Vigne, risale al XVII secolo ed è situato nell'area compresa tra l’Addizione Erculea e le mura. Tra le personalità che riposano nel cimitero spiccano i nomi di Giorgio Bassani, Renzo Ravenna e Paolo Ravenna.

Con piccoli palazzi, cortili interni e suggestivi balconi la via, ricordata nel romanzo “Il Giardino dei Finzi-Contini”, attraversa la zona residenziale del ghetto ebraico.

Nella strada principale dell'antico ghetto un tempo si concentravano i negozi di proprietari ebrei e i vecchi edifici che ancora oggi hanno mantenuto la loro struttura originaria. Al n. 95 della via si trova la Sinagoga costruita nel 1485 che comprende al suo interno il Tempio Tedesco, l'Oratorio Fanese e l'ex Tempio italiano.

Nasce per testimoniare le vicende che hanno caratterizzato la bimillenaria presenza ebraica in Italia e per valorizzare la bellezza di un rapporto prolifico e ininterrotto tra il popolo ebraico e la città di Ferrara.

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