Ghetto ebraico e Sinagoghe
Al suo imbocco verso la piazza della Cattedrale vi era uno dei cinque cancelli di chiusura del quartiere e in alto, tra i due archi, una lapide ricorda l'istituzione del ghetto. Via Vignatagliata, Via Vittoria e Piazzetta Isacco Lampronti costituivano il quartiere ebraico, con vecchi edifici: case in cotto, alcune disadorne altre con portali riccamente decorati o con balconcini in ferro battuto, la scuola ebraica dove Bassani insegnò durante la segregazione razziale, il vecchio forno delle azzime, l'asilo e l'ospizio.
Al n. 95 di Via Mazzini si trova la Sinagoga: fin dal 1485 il ricco banchiere romano Ser Samuel Melli aveva acquistato una grande casa e l'aveva donata agli ebrei ferraresi perché ne facessero la sede delle loro istituzioni. La casa intatta, serve tuttora da centro della vita dell'ormai piccola comunità locale. Accanto al portone d'ingresso si notano due lapidi, il ricordo tangibile delle terribili persecuzioni razziali; ad esse di riferisce una delle prime Storie Ferraresi di Giorgio Bassani, Una lapide in via Mazzini. Fra gli ambienti interni più importanti, vi è l'ex Tempio Tedesco (Ashkenazita), ora utilizzato per le cerimonie più solenni. L'ex Tempio italiano è oggi un elegante e ampio salone usato per conferenze e celebrazioni comunitarie. L'Oratorio Fanese è un piccolo tempio del sec. XIX, comunemente usato per i riti del sabato.
La Sinagoga ospita il Museo Ebraico: TEMPORANEAMENTE CHIUSI PER RESTAURO.
Contatti
Come arrivare
A piedi: 10 minuti dal Castello Estense
In autobus: n° 3c o 4c dalla stazione ferroviaria, fermata C.so Porta Reno (circa 150 mt).
Zona pedonale.