Ferrara ebraica
Le Sinagoghe e il Museo Ebraico nella storia e nel presente
L'edificio delle sinagoghe si trova nella medievale Via Mazzini, da cui si staccano le laterali Via Vittoria e Via Vignatagliata, insieme alle quali cui costituiva l'area del ghetto. La facciata non si distinguerebbe dalle altre case circostanti se non fosse per le lapidi commemorative poste ai lati dell'ingresso. All'interno dell'edificio delle Sinagoghe, si trova il Museo Ebraico che custodisce una raccolta di oggetti liturgici, arredi settecenteschi e documenti a stampa con opere del celebre Isacco Lampronti, medico e teologo vissuto tra la fine del Seicento e l'inizio del Settecento. [Il Museo e le Sinagoghe sono chiusi per lavori]
Per le vie dell'ex-Ghetto
Il quartiere ebraico è ora immerso nella tranquillità della Ferrara Medievale. In Via Vignatagliata un'iscrizione segnala la piccola scuola che accolse gli studenti ebrei dopo il 1938. Le case sono semplici e si addossano le une alle altre con un disordine garbato; l'acciottolato delle vie strette si accompagna all'immancabile cotto, tipico materiale della città. Nella via Mazzini, strada principale dell'antico ghetto ebraico, sono state posizionate di recente 15 "pietre d'inciampo", Stolpersteine. Si tratta di piccoli cubi di cemento con una lastra di ottone realizzati dall'artista Gunter Demnig che riportano i dati biografici delle vittime dei campi nazisti. Posizionate davanti all'ultima residenza nota dei deportati, invitano a riflettere sulla memoria storica.
Il Cimitero Ebraico, il luogo della memoria
Il Cimitero Ebraico è inserito entro le Mura e confina con quello cristiano della Certosa (accesso da Via delle Vigne; suonare campanello presso la casa del custode). E' un ampio giardino inondato ovunque dai prati. Qui riposa lo scrittore Giorgio Bassani; la sua sepoltura, in una posizione isolata rispetto le altre, è segnalata dal monumento funebre realizzato dagli artisti Arnaldo Pomodoro e Piero Sartogo.
Il Cimitero Levantino di Via Arianuova testimonia la presenza della raffinata e colta comunità Sefardita che arrivò a Ferrara nel 1492 su invito di Ercole I d'Este (visibile solo dall'esterno).
Ferrara il Museo nazionale dell'Ebraismo Italiano e della Shoah - MEIS - ospita una sezione permanente e mostre temporanee sulla storia e la cultura ebraica.