Salta ai contenuti. | Salta alla navigazione

Sezioni

Una passeggiata nell'Oasi Bosco della Panfilia

Alla scoperta del bosco dei tartufi
itinerario_boscopanfilia.jpg
Una passeggiata nell'Oasi Bosco della Panfilia

Il bosco Panfilia è visitabile in ogni stagione dell’anno, preferibilmente nei mesi primaverili ed autunnali. L’entrata principale del bosco è situata lungo la strada d’argine che fiancheggia il Cavo Napoleonico, a circa 1, 5 km dall’abitato di Sant’Agostino. Il parcheggio auto, a fianco dell’ingresso, è attrezzato con panchine e tavoli per picnic e una fontana.

Superata la sbarra si inizia a percorrere lo stradone diritto che attraversa il bosco in tutta la sua lunghezza e che separa l’area di vegetazione spontanea a sinistra, da quella di recente rimboschimento a destra, caratterizzata da piante più giovani e sottili. Su entrambi i lati si ammira la vegetazione tipica dei boschi golenali: frassini, olmi, farnie, pioppi si alternano ad aceri e noccioli creando una
galleria di svariate tonalità di verde. Restando in silenzio è possibile udire il picchio rosso e il picchio verde tambureggiare sui rami. Dopo circa 700 m si giunge alla prima fossa di sgrondo, qui la vegetazione del sottobosco è caratterizzata soprattutto da piante di indaco bastardo, che in primavera e in estate presentano infiorescenze di un bel rosso porpora. Si prosegue sempre diritto lungo lo stradone e si giunge alla seconda fossa che si supera oltrepassando un ponticello; ora il sentiero si fa più stretto e anche la vegetazione varia presentando piante come il gelso bianco, il melo e la vite, sfuggite alle coltivazioni e divenute subspontanee. Superato un gruppo di pioppi bianchi il sentiero piega a destra e raggiunge la sponda del fiume Reno, costeggiandolo per un breve tratto. Si ritorna quindi sul tracciato principale.

Dopo un centinaio di metri si piega a sinistra e si sale sull’argine del Catino: siamo ormai al limitare del bosco e davanti a noi si estende l’ordinata campagna di Sant’Agostino, coltivata per la maggior parte a seminativi. Si percorre l’argine in tutta la sua lunghezza in un sottobosco caratterizzato soprattutto dal verde scuro dell’edera che ricopre in gran parte il substrato del Catino, e si giunge quindi all’argine sinistro del fiume Reno che delimita l’ampia area golenale occupata dal bosco. Percorsi un centinaio di metri si piega a sinistra per rientrare nel bosco lungo lo stradone perpendicolare a quello principale. Qui si notano splendide farnie e molti tronchi lasciati degradare naturalmente. Raggiunto lo stradone principale si gira a destra; da qui si può scegliere se inoltrarsi ulteriormente nel bosco imboccando uno degli stretti sentieri che si dipartono dallo stradone sulla destra e si congiungono dopo circa 400 m, o se tornare all’uscita principale.

Tempo di percorrenza e caratteristiche tecniche

Lunghezza del percorso: km 6

Luoghi dell'itinerario

ultima modifica 08/04/2021 12:54
Chiudi menu
Informazioni turistiche