Cento
Città dei portici, al confine di tre province, è il luogo dove le tradizioni ferrarese, bolognese e modenese si fondono armonicamente.
Il toponimo è da attribuire al metodo di ripartizione fondiaria proprio dell'epoca romana. Le origini del comune sono remote anche se non documentate. Città di dominio del Vescovo di Bologna dal XII sec., venne strappata alla chiesa bolognese e ceduta agli Estensi da papa Alessandro VI Borgia nel corso delle trattative per il matrimonio fra sua figlia Lucrezia e Alfonso d’Este. Nel Seicento e nel Settecento visse anni di grande splendore grazie al rinnovamento architettonico e urbanistico, oltre che alla fiorente vita culturale e artistica, dove operò il grande pittore Giovan Francesco Barbieri detto il Guercino.
Testimonianza della libertà dei centesi è l’Istituto della Partecipanza, sistema di suddivisione della terra, nato nel Medioevo ed esistente ancora oggi.
Antica tradizione di Cento è il Carnevale, divenuto oggi un appuntamento internazionale.