Salta ai contenuti. | Salta alla navigazione

Sezioni

Iacopo Filippo Medici

Pittore

Attivo a Ferrara e a Bologna fino al 1501. E' conosciuto come Filippo d'Argenta; in un documento del 1493 in cui riceve il compenso per le miniature della Cattedrale di Ferrara, egli viene menzionato come "Jacobus Filppus de' Medicis de Argenta". Fu uno dei divulgatori più attivi della miniatura ferrarese e rielaborò i modi decorativi della Bibbia di Borso d'Este (Bibliteca Estense di Modena), uno dei monumenti più significativi per ricchezza e qualità della miniatura rinascimentale, per la quale avevano lavorato, fra il 1455 e il 1461, Taddeo Crivelli (con cui collaborò lo stesso Filippo), Guglielmo Gilardi e altri insigni maestri. Fu attivo pure a Bologna, dove fondò una bottega e dove si trovava nel 1469. Si accostò anche al classicismo padovano, specialmente nei suoi libri profani, come si può vedere nell'equilibrato frontespizio del "Plinio" stampato nel 1472 a Venezia, ora alla Biblioteca Nazionale di Torino. A Ferrara lavorò nella serie dei corali della Cattedrale e, nel 1493, eseguì "i principj degli antifonarj delle Feste da S.Giorgio a S.Andrea", quei libri cioè in cui sono raccolte le parti cantate della liturgia della messa: nella figura di S.Giorgio rielabora con rigore di disegno l'analogo soggetto di Cosmè Tura, ricercando effetti di forme metalliche. Dal 1490 mal 1492 preparò per il generale dei Francescani, Francesco Sansone, diciassette corali destinati alla chiesa di S.Francesco di Brescia, attualmente al Museo dell'Età Cristiana di questa città. Pur restando Cosmè Tura la fonte maggiore di Iacopo Filippo, questi si volge pure alla ricerca di sontuosi effetti guardando al Giraldi, anche se prevale l'abilità tecnica sull'ispirazione artistica.

ultima modifica 13/10/2015 07:34
Chiudi menu
Informazioni turistiche