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Risaie di Jolanda

La risicoltura nel nostro territorio ha le sue origini con la bonifica delle valli avvenuta agli inizi del ‘900 che ha fatto emergere dalle acque nuove terre coltivabili: ciò fu possibile grazie alla realizzazione di una fitta rete di canali e di idrovore per sollevare le acque e riversarle in mare.
Risaie di Jolanda

Gran parte del territorio jolandino si trova al di sotto del livello del mare e raggiunge la massima depressione d’Italia in località Contane con 3,90 mt. sotto il livello del mare. La grande disponibilità d’acqua fornita dal fiume Po (per ogni ettaro di risaia occorrono in media dai 3.000 ai 5.000 metri cubi d’acqua), una rete di canali che ne favoriscono il flusso e un terreno torboso ricco di sostanze organiche (si raggiungono valori del 300% rispetto al 20% del novarese), fanno di questo territorio un luogo adatto alla coltura del riso.
Il tutto associato ad una tecnica di coltivazione che prevede la rotazione delle colture, evitando l’impoverirsi dei terreni di quelle sostanze che rendono così ricco e nutriente il Riso Jolanda.

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ultima modifica 06/10/2015 05:45
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