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Emilia Romagna Festival - Ci vuole orecchio, Elio delle Storie Tese

Musica

Concerto con Elio canta e recita Enzo Jannacci
Immagine dell'evento

Uno spettacolo giocoso e profondo perché “chi non ride non è una persona seria” diceva il grande Enzo Jannacci, il cantautore più eccentrico e personale della storia della canzone italiana, in grado di intrecciare temi e stili apparentemente inconciliabili come allegria e tristezza, tragedia e farsa, gioia e malinconia. Un Buster Keaton della canzone, nato dalle parti di Lambrate, che verrà rivisitato, reinterpretato e “ricantato” da Elio. Sul palco, nella coloratissima scenografia disegnata da Giorgio Gallione, Elio sarà accompagnato da cinque musicisti, suoi stravaganti compagni di viaggio, che formeranno un’insolita e bizzarra carovana sonora.

PROGRAMMA

Enzo Jannacci, il poetastro come amava definirsi, è stato il cantautore più eccentrico e personale della storia della canzone italiana, in grado di intrecciare temi e stili apparentemente inconciliabili: allegria e tristezza, tragedia e farsa, gioia e malinconia. E ogni volta il suo sguardo, poetico e bizzarro, è riuscito a spiazzare, a stupire: popolare e anticonformista contemporaneamente. Jannacci è anche l’artista che meglio di chiunque altro ha saputo raccontare la Milano delle periferie degli anni ‘60 e ‘70, trasfigurandola in una sorta di teatro dell’assurdo realissimo e toccante, dove agiscono miriadi di personaggi picareschi e borderline, ai confini del surreale.
“Roba minima”, diceva Jannacci, barboni, tossici, prostitute coi calzett de seda, ma anche cani coi capelli o telegrafisti dal cuore urgente.
Un Buster Keaton della canzone, nato dalle parti di Lambrate, che verrà rivisitato, reinterpretato e “ricantato” da Elio... chi se non lui!
Sul palco, nella coloratissima scenografia disegnata da Giorgio Gallione, troveremo assieme a Elio cinque musicisti, i suoi stravaganti compagni di viaggio, che formeranno un’insolita e bizzarra carovana sonora. A loro toccherà il compito di accompagnare lo scoppiettante confronto tra due saltimbanchi della musica, alle prese con un repertorio umano e musicale sconfinato e irripetibile, arricchito da scritti e pensieri di compagni di strada, reali o ideali, di “schizzo” Jannacci. Da Beppe Viola a Cesare Zavattini, da Franco Loi a Michele Serra, da Umberto Eco a Fo o a Gadda.
Uno spettacolo giocoso e profondo perché “chi non ride non è una persona seria”

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Dove

Comacchio, Arena di Palazzo Bellini

Quando

24 luglio 2023

Orari

21.00

Tariffe

Ingresso gratuito, prenotazione obbligatoria su Vivaticket. L’esibizione della prenotazione permetterà l’ingresso al Museo Delta Antico con biglietto ridotto fino alle ore 20.00




Ufficio informazioni

Iat - Ufficio Informazioni e Accoglienza Turistica Comacchio

Comacchio
Via Agatopisto, 2/a c/o Settecentesco Ospedale degli Infermi
telefax 0533 319278
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ultima modifica 21/07/2023 12:50 — scaduto
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