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Alfonso II d'Este

Alfonso II d’Este (1533 – 1597) L’ultimo duca di Ferrara coltivava, come tutti i principi della sua generazione, una sete inestinguibile di titoli e onori che lo ponessero al di sopra delle altre famiglie regnanti d’Italia.
Alfonso II d'Este

Nulla pareva sufficiente ad affermare l’antichità e la nobiltà della sua stirpe, soprattutto dopo che nella lotta si erano inseriti i Medici, ultimi arrivati ma assai ricchi.
Il duca tentò perfino di accaparrarsi il trono di Polonia, rimasto vacante, ma fallì e ne addossò la colpa al suo oratore a Varsavia. Accecato dal desiderio di apparire, ebbe perfino la debolezza di ascoltare un imbroglione che gli offriva il trono di Gerusalemme!
I lavori di bonifica continuavano e così altre opere di pubblica utilità, ma l’interesse del principe sembrava concentrato solo sulla corte, sullo sfarzo e sull’apparire primo fra i principi. Le spese aumentarono, di pari passo alle tasse, e il tradizionale attaccamento dei ferraresi alla dinastia iniziò ad afflievolirsi. Carestie e pestilenze venivano ciclicamente a peggiorare la situazione.
Ad un certo punto il duca affidò le finanze a certo Cristoforo Fabretti detto ‘lo sfregiato’, uno che per la sete di guadagno non temeva nemmeno il ridicolo: avrebbe preteso il pagamento di una tassa anche sul prestito di sale fra vicini!
Le arti invece fiorivano: ‘le cavallerie’, spettacoli grandiosi con musica, recitazione, balletto e canto si tenevano nelle grandi occasioni, con gran successo e meraviglia degli ospiti invitati. Il canto femminile conobbe un eccezionale impulso, tanto che lo scelto gruppo delle ‘Dame di Ferrara’ fondò uno stile che imperò nelle corti europee per più di un secolo. Ferrara era divenuta la capitale del madrigale.
Poeta di corte, per lunghi anni, fu Torquato Tasso.
Tre volte si sposò Alfonso, ma non ebbe figli. Quando a Roma si capì che egli non avrebbe avuto eredi si emanò una bolla ad hoc per recuperare Ferrara allo Stato Pontificio in mancanza di eredi legittimi. Alfonso tardò a decidere e poi scelse i parenti Montecchio, di discendenza illegittima!
Alla sua morte, l’erede designato Cesare tentò di prendere il potere ma, senza appoggi, rinunciò ben presto spostando la capitale a Modena.


Luoghi dell'autore

Ferrara - Castello Estense
Al volere di Alfonso si deve il cosiddetto Appartamento dello Specchio

Ferrara - Palazzo Schifanoia, via Scandiana 23
Vi si trova la medaglia nuziale di Alfonso e Margherita Gonzaga, con il ritratto dei due.

ultima modifica 13/10/2015 07:58
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